Mercoledi 14 giugno ci ha lasciati il Prof. Mario Meglio.
Studente all’Università Cattolica di Roma negli anni 1966-72, entrò a far parte della Clinica Neurochirurgica della stessa Università diretta dal Prof. Gian Franco Rossi. Il Prof. Rossi, con il suo preminente interesse per la Neurochirurgia Funzionale, lo coinvolse (assieme a Gabriella Colicchio e a Massimo Scerrati) in questa affascinante disciplina. Come Professore Associato di Neurochirurgia (1986) e Primario della Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia Funzionale e Spinale (1998), si dedico’ con passione in particolare al trattamento del dolore incoercibile attraverso la Neuro-stimolazione cerebrale e spinale, perfezionando tale aspetto con una lunga esperienza presso l’Università di San Francisco sotto la guida del Prof. J.E. Adams. Fu inoltre tra i primi in Italia ad utilizzare tali procedure al fine di favorire il miglioramento della capacità motoria in soggetti mielolesi, introducendo il concetto più ampio di Neuromodulazione. E fu anche tra i primi ad introdurre il Monitoraggio Neurofisiologico Intraoperatorio nella chirurgia midollare, trigeminale e del neurinoma dell’acustico.
Dopo molti anni trascorsi al Policlinico Gemelli, concluse la sua carriera dirigendo, da Professore Ordinario di Neurochirurgia, la Clinica Neurochirurgica dell’Università di Verona dal 2013 al 2017, arricchendo la Neurochirurgia veronese con il suo patrimonio di esperienza clinico-scientifica specialmente in ambito funzionale e spinale. Ed anche a seguito della sua quiescenza universitaria, quando nel 2018 ritorno’ per gli ultimi anni di attivita’ clinica alla sua “Alma Mater”, la Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” a Roma, Mario Meglio riusci ad estendere in modo luminoso la sua dedizione a trasmettere le vaste e profonde conoscenze a collleghi e specializzandi.
Nella sua carriera si è sempre distinto per aver saputo coniugare grandi competenze professionali con una profonda umanità ed attenzione alle persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Ci lascia un eccellente neurochirurgo, una persona sempre disponibile, riservata, onesta,che non ha mai voluto associare la sua solida professionalita’ a comportamenti autoreferenziali o autocelebrativi.. Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo a fondo ne ha sperimentato la sincera e profonda amicizia e la capacità di guardare al futuro sempre in maniera positiva e costruttiva.
Lo ricorderemo con affetto, stima e riconoscenza
M. Scerrati, A. Olivi, F. Sala