Neurochirurgia Pediatrica

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Neurochirurgia Pediatrica

Il bambino non è un adulto in miniatura

Il suo cervello e il suo midollo spinale si sviluppano nei primi anni di vita e le patologie che li colpiscono sono diverse, per natura e per modalità di presentazione, da quelle dell’adulto. Necessitano di trattamenti volti a prevenire i danni che le varie patologie comporteranno durante l’evoluzione ed il fatto che si tratta spesso di malattie rare complica l’approccio.
I Neurochirurghi Pediatrici devono avere, quindi, una formazione specifica.

Per questo le Società Internazionale (ISPN) ed Europea (ESPN) di Neurochirurgia Pediatrica da anni collegano fra loro gli specialisti di tutto il mondo e formano Neurochirurghi Pediatrici con Corsi Internazionali. 

Anche in Italia sono nate negli anni Neurochirurgie Pediatriche, alcune in Ospedali Pediatrici, altre all’interno Dipartimenti Neurochirurgici, che offrono ottime cure e per questo si è creata all’interno della SINch la Sezione di Neurochirurgia Pediatrica, con le stesse finalità delle società internazionali: condividere esperienze e formare i giovani.

La patologia pediatrica

  • La patologia Pediatrica del Sistema Nervoso di interesse neurochirurgico richiede un approccio multidisciplinare:
  • Team per il trattamento della Malformazione di Chiari ed i disturbi della circolazione liquorale (di cui l’idrocefalo è il più frequente), che necessitano della collaborazione fra neuropsichiatra infantile, neuroradiologo e neurochirurgo pediatrico, sia per l’indicazione chirurgica che per il follow-up; 
  • Team Cranio-Facciale, per il trattamento delle Craniostenosi, composto da neuropsichiatra, chirurgo maxillo-facciale, genetista, anestesista e neurochirurgo pediatrico; alcuni Centri fanno parte del Programma European Rare Disease Network (Craniofacial ERN);
  • Team per approcciare le malformazioni spinali (come gli ancoraggi midollari, la scoliosi e le anomalie vertebrali), composto da neurochirurgo, ortopedico, neurofisiologo ed urologo pediatrico, che devono prevedere sistemi di fissazione; 
  • Casi pediatrici di tumori dell’encefalo (più frequenti nella fossa cranica posteriore, tra cui citiamo, tra gli altri, il medulloblastoma e l’astrocitoma del cervelletto), del midollo spinale e dei nervi periferici hanno le loro peculiarità, come l’associazione con facomatosi e altre sindromi genetiche, con la necessità di una collaborazione stretta con neuropsichiatri, genetisti ed oncologi pediatrici

Ci sono poi le patologie urgenti (come per esempio i traumi e le malformazioni vascolari) e quelle che necessitano di una elevata competenza pediatrica (come nei neonati e nei prematuri e, recentemente, anche nei feti per la chirurgia in utero). 

Un bambino ricoverato in una struttura priva di alcune di queste competenze corre maggiori rischi, mentre se ricoverato in una neurochirurgia dell’adulto soffrirà un disagio legato all’ambiente inadeguato. 

Responsabile:
Prof. Flavio GIORDANO

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